Isola Palmaria: la più grande isola ligure

L’isola Palmaria, si trova di fronte al borgo di Portovenere. Da questo è separata solo da uno stretto braccio di mare chiamato “Le Bocche”.  E’ parte di un arcipelago costituito anche dalle isole Tino e Tinetto. Il suo territorio fa parte del comune di Porto Venere.

Nel 1997, l’isola Palmaria, insieme alle altre isole Tino e del Tinetto, Porto Venere e le Cinque Terre (Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore) è stata inserita tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.

Si trova all’estremità occidentale del Golfo della Spezia. Con la sua superficie di 1,89 km quadrati è la più grande isola dell’arcipelago Spezzino e di tutte le cinque isole liguri. E’ di forma triangolare e prende il suo nome probabilmente da “Balma” che ha il significato di grotta. D’estate è molto frequentata dal turismo balneare, ricercata soprattutto per la limpidezza delle sua acque.

isola-palmariaCredit immagine

La flora…

La flora dell’isola è composta da circa 500 specie. La vegetazione originale, che doveva essere costituita prevalentemente dalla macchia mediterranea e dal bosco di leccio, è stata modificata dall’uomo. Oggi diverse specie di pini condividono lo spazio con piante tipicamente mediterranee come il leccio, la roverella, il lentisco, il corbezzolo e le ginestre spinose. Altre importanti formazioni vegetali sono la macchia ad euforbia e sulle scogliere più vicine al mare quelle caratterizzate dal finocchio di mare.

isola-palmaria-portovenere-panoramaCredit immagine

… la fauna dell’isola

Sull’isola si trovano alcune delle maggiori emergenze faunistiche rettili, quali il tarantolino il più piccolo dei gechi europei. Questo esemplare di rettile oltre che su Tino e Tinetto vive in pochissimi altri siti liguri. Tra i mammiferi si troviamo i cinghiali e diverse specie di pipistrelli presenti nelle grotte. Sono presenti colonie di conigli e capre, residui di un recente passato in cui l’isola era maggiormente abitata di adesso. Tra gli uccelli meritano di essere ricordati il gheppio, il falco pellegrino, lo sparviero, la pernice rossa, i gabbiani, il corvo imperiale, il passero solitario e il cormorano. Tra gli invertebrati presenti sulle isole è da segnalare il coleottero, un animale tipico del luogo legato alla macchia di euforbia arborea.

isola-palmariaCredit immagine

Le coste dell’isola Palmaria

Nonostante le sue ridotte dimensioni presenta numerose differenze paesaggistiche. Le coste che guardano verso Porto Venere e il Golfo della Spezia che degradano dolcemente verso il mare, sono abitate e ricoperte dalla tipica vegetazione mediterranea. Quelle verso il mare aperto sono caratterizzate da alte falesie a picco sul mare nelle quali si aprono numerose grotte. In particolare la “Grotta Azzurra” visitabile in barca, e la grotta “dei Colombi” accessibile solo mediante una corda che viene calata dalla scogliera.

Quest’ultima ha un’importanza storica molto rilevante. Al suo interno sono state ritrovate ossa fossili di animali pleistocenici, quali camoscio e gufo delle nevi e resti di sepolture umane. Oggi conservate presso il Museo Civico di La Spezia, testimoniano la presenza stabile dell’uomo già da cinquemila anni fa.

Nella parte meridionale dell’isola (denominata Pozzale) è presente una cava abbandonata. Un tempo utilizzata per l’estrazione del pregiato marmo nero con striature dorate detto portoro. Sono ancora presenti i resti delle gru e dei paranchi utilizzati per l’estrazione dei blocchi di marmo e i muri delle abitazioni dei minatori.

portovere-dallisola-palmariaCredit immagine

Costruzioni da visitare sull’isola

Sull’isola Palmaria sono presenti molte costruzioni di carattere militare e di grande importanza storica.

Sulla sommità dell’isola, inaccessibile in quanto ex territorio militare ed attualmente in stato di abbandono, il forte Conte di Cavour o forte Palmaria, la batteria Semaforo, la batteria Albini e la torre corazzata Umberto I. Dotata all’epoca di 2 cannoni Krupp da 400 mm. e in seguito adibita a carcere militare.

Il castello di Umberto I che risale al XIX secolo. Su di uno scoglio di fronte ad esso sorge la “Torre Scola”, fortificazione del XVII secolo. Da qui, attraverso una strada sterrata, si raggiunge la Cala della Fornace, così denominata perché anticamente erano presenti fornaci adibite alla produzione di calce.

Si trovano molti bunker e postazioni di artiglieria e contraerea della II guerra mondiale sparsi per l’isola, ora abbandonati e sommersi dalla rigogliosa vegetazione.

Divenuta Parco naturale regionale, l’isola offre la possibilità di stupende passeggiate. Nel 2009 con un totale di 50 chili di esplosivo è stato abbattuto l’ecomostro detto Scheletrone che deturpava la vista dell’isola da Portovenere.

Per chi ama il trekking c’è la possibilità di compiere il giro della Palmaria in poco meno di tre ore. Il sentiero parte dal Terrizzo, il molo dell’isola, e si snoda tra profumatissime piante di mirto e ginestra.

isola palmaria trekking

Lungo questa camminata si possono vedere tutte le costruzioni sopra citate. Si passa per l’insenatura del Pozzale fino alla Punta Carlo Alberto; proprio di fronte si staglia con la sua inconfondibile sagoma la Chiesetta di San Pietro.

 

 

Credit immagine di copertina

2 pensieri riguardo “Isola Palmaria: la più grande isola ligure

  • 7 Giugno 2018 in 11:44
    Permalink

    esistono posti barca da affittare per una vela di 9 metri?

    Rispondi
    • 11 Giugno 2018 in 12:25
      Permalink

      ciao, non ci occupiamo di affitti posti barca. Buona vacanza!

      Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *