Le tre porte monumentali di Palmanova

Le porte di Palmanova sono un pregio di architettura. Maestose, temibili, di assoluto fascino sono la prima cosa che balza all’occhio al turista per la loro dominante monumentalità.

Le tre porte di Palmanova si chiamano: Porta Udine, Porta Cividale e Porta Aquileia a seconda di dove sono orientate.

Le porte di Palmanova

Le porte di accesso alla fortezza furono commissionate dalla repubblica veneta all’architetto vicentino Vincenzo Scamozzi. A tutte e tre manca Il simbolo veneziano del Leone di San Marco rimosso a colpi di scalpello per ordine dei Francesi, quando questi occuparono Palmanova nel 1797.

Le tre porte sono gli unici monumenti visibili all’esterno della fortezza, conservano ancora in parte le caratteristiche architettoniche originarie. La loro facciata esterna contrasta con il rigore e la semplicità delle forme presenti all’interno che avevano una funzione militare.
Le porte di Palmanova hanno al piano terra una corte quadrata centrale attraversata dalla via di accesso; due porticati a triple arcate, ciascuno dotato di nicchie con camino; alcuni accessi ai locali del corpo di guardia e a quelli riservati ai gabellieri. Dotto il profili architettonico le tre facciate hanno caratteristiche diverse.

Porta Aquileia

Porta Aquileia o Marittima è stata la prima ad essere costruita nel 1598. Permetteva l’ingresso alla città a chi proveniva dal mare. Solenne e monumentale, in bugnato liscio, spartita in tre campi mediante lesene, presenta oltre il fregio una cornice fortemente aggettante sulla quale poggiano due ampie volute che fiancheggiano la garitta. Sotto il cornicione corre un fregio di stemmi nobiliari che si riferiscono ai primi nobili Provveditori e Tesorieri della fortezza. All’interno della porta vi sono ambienti per i soldati e ufficiali di guardia e per il Contestabile di Sanità. Il leone simbolo della città di Venezia, che si trovava sotto la garitta, fu abbattuto nel 1797 dai francesi.

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Porta Udine

Porta Udine costruita tra il 1604 e il 1605 ha un aspetto più severo. E’ in bugnato con due colonne che fiancheggiano l’ingresso. Sopra sono presenti due pinnacoli e quatto lesene binate che dividono la facciata, in cui spuntano le garitte. Il tutto è separato da una marcata cornice sporgente. Sulla facciata esterna il leone marciano era appoggiato sul basamento tra i due piccoli obelischi. All’interno si aprono caminetti e stanze per gli ufficiali e soldati addetti alla guardia e per il Contestabile alla Sanità. Questa porta conserva ancora le due grandi ruote che servivano per il sollevamento del ponte levatoio.

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Porta Cividale

Porta Cividale è stata costruita, come Porta Udine, nel 1605. Porta Cividate,rivestita in bugnato rustico con pietra bianca e grigia, presenta delle linee più robuste e severe. Ha quattro colonne, formate da rocchi bugnati, nella parte inferiore che le conferiscono un insolito ritmo verticale. Sopra dopo una doppia cornice sporgente le due garitte laterali, le vecchie torri di guardia, sono collegate da una bella balaustra, con pilastrini disposti ad angolatura frontale. Nella parte superiore della porta è stato allestito il Museo Storico Militare della città di Palmanova.

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I Rivellini

I Rivellini furono costruiti nel Seicento per una maggior protezione delle porte di accesso alla città. Essi determinarono un nuovo modo per entrare nella città fortezza. Fra queste fortificazioni ed il fossato, furono alzate due controporte con funzioni diverse. La prima aveva la funzione di difendere una strada coperta che correva attorno al rivellino, l’altra serviva per il transito di carri e persone per cui aveva una carreggiata più ampia.
Sul filo del fossato, queste controporte di transito avevano un locale per le guardie e delle feritoie per i fucilieri.

I rivellini erano muniti anche di rastrelli, cancelli di ferro, e da un ponte elevatore. Due di queste controporte esistono ancor oggi: una a Porta Aquileia e l’altra a Porta Cividale.

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