Sperlonga: la perla del litorale laziale

Sperlonga è un paese arroccato sulla lingua di terra del monte San Magno. Uno sperone di roccia che si protende verso il mare. Deve il suo nome alle grotte naturali, “speluncae”, che si aprono lungo la costa.

E’ uno dei borghi più belli del litorale laziale. Il suo suggestivo centro storico e il classico aspetto mediterraneo le hanno permesso di entrare a far parte del circuito dei Borghi Più Belli d’Italia.

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La storia di Sperlonga

A Sperlonga sono state rinvenute tracce di attività umane già a partire del Paleolitico. Secondo la tradizione si pensa che presso la città gli spartiani avrebbero fondato l’insediamento leggendario di Amyclae.

Sperlonga al tempo degli antichi romani

Per trovare resti archeologici visibili ancora oggi bisogna aspettare l’avvento dei romani. Infatti, la località incominciò ad essere molto frequentata grazie alla costruzione della strada Flacca (Valeria) nel 184 a.C. dal console romano L. Valerio Flacco  per intensificare i commerci. Inoltre nella zona circostante si producevano il Cecubo e il Fundano, due vini antichi molto apprezzati.

A Sperlonga, in epoca romana, sorsero numerose ville isolate nelle diverse spiagge divise dai promontori. La più famosa è la Villa di Tiberio fatta costruire dall’omonimo Imperatore.

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Tutte le ville erano dotate di vasche per l’allevamento dei pesci.

Il borgo nei secoli successivi

Nel sesto secolo i ruderi della villa imperiale furono adoperati come rifugio dagli abitanti del luogo. Anche se  per difendersi dalle incursioni via mare dei Saraceni il paese si sviluppò intorno a un castello sulla punta del Monte San Magno.

Il paese prese il nome dalle innumerevoli cavità naturali speluncae presenti nella zona. Il nome del castrum Speloncae appare già in un documento del X secolo. Il castello, centro della vita del borgo, aveva una piccola chiesa dedicata a san Pietro, patrono dei pescatori. Intorno ad esso si sviluppò progressivamente il paese per cerchi concentrici. Nell’XI secolo il paese fu circondato da mura di cui adesso restano solo due porte: la “Portella” o “Porta Carrese” e la “Porta Marina”. Entrambe portano lo stemma della famiglia Caetani.

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Gli abitanti del borgo rimasero sempre abili pescatori, anche se vivevano minacciati dagli attacchi dei pirati. Come testimoniato da alcuni murales i pirati arrivarono a rapire i suoi abitanti per ridurli in schiavitù. Nonostante la costruzione di numerose di torri di avvistamento, Sperlonga venne rasa al suolo una prima volta nel 1534, a seguito dell’attaco del pirata ottomano di Khair Ad-Dìn, detto il Barbarossa; e una seconda devastazione della città avvenne nel 1622 sempre a causa di un attacco dei Turchi.

Sperlonga venne ricostruita tra il XVII e il XIX secolo, con la sua attuale forma a testuggine. Venne abbellita con chiese e palazzi signorili.

Sperlonga nella storia Contemporanea

Il paese di Sperlonga appartenente prima al Regno di Napoli e poi a quello delle Due Sicilie era compresa nel distretto di Gaeta in provincia delle Terre di Lavoro. Dopo la sconfitta militare di Francesco II di Borbone ad opera di Garibaldi e la venne annessa al Regno di Sardegna. Diventato Regno d’Italia nel 1861, Sperlonga continuò a far parte della Provincia originaria.  Nel 1927, il regime fascista annesse il territorio del Comune di Sperlonga al Lazio nella provincia di Frosinone. Venne così tolto alla Campania, dove in quello stesso periodo veniva fondata la provincia di Caserta. Dal 1934 la cittadina fu incorportata nella nuova Provincia di Latina, all’epoca Littoria.

La crescita del borgo, incentrata prevalentemente sul turismo, avvenne nel 1957, quando venne aperta la strada litoranea tra Gaeta e Terracina. Nello stesso anno la massima povertà, che distingueva Sperlonga dagli altri paesi, si estinse progressivamente. Un importante incentivo fu anche la scoperta delle sculture della villa di Tiberio nel 1957 e l’arrivo di un turista d’eccezione, l’attore Raf Vallone, tra i primi forestieri a innamorarsi del posto.

La costa di Sperlonga

Sperlonga ha ricevuto la Bandiera Blu della Fee, simbolo di alta qualità delle acque e dei servizi turistici. Il paese ha una spiaggia di sabbia bianca e dorata che si alterna a speroni di roccia che si gettano nel mare. Formando così calette meravigliose, spesso raggiungibili solo in barca. La maggior parte di queste insenature si trovano a sud della cittadina, verso il promontorio di Gaeta. La bellezza del posto era già conosciuta al tempo dei romani. Infatti, l’imperatore Tiberio costruì una residenza per le vacanze, in una baia conosciuta come “grotta o antro di Tiberio“.

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Alcune delle bellissime spiagge sabbiose sono: Fontana, Canzatora, Salette, Bonifica. Dall’altra parte del borgo si stende la spiaggia di Angolo, con la grotta di Tiberio. Superato il promontorio del Ciannito, che si sporge fino a mare, la costa di Bazzano. L’ultima spiaggia è quella delle Bambole, sulla quale si apre l’omonima grotta.

Il Parco Naturale Regionale Riviera di Ulisse

Le coste di Sperlonga fanno parte del Parco Naturale Regionale Riviera di Ulisse. Quest’area protetta, sulla costa meridionale del Lazio, è compresa tra i comuni di Gaeta, Formia, Minturno e Sperlonga si estende su una superficie di 434 ettari di area terrestre e 80 di area marina. Presentando paesaggi e panorami da favola in ogni stagione.

La parte di Parco Regionale Riviera di Ulisse che si trova nel comune di Sperlonga è il “Monumento Naturale di Villa Tiberio e area protetta costa Torre Capovento-Punta Cetarola”. Quest’area si estende su una superficie di 116 ettari di cui 33 sono area marina e oasi blu del WWF. All’interno di questa area, di particolare interesse archeologico è la Villa di Tiberio e l’annesso Museo Archeologico. Durante la visita al Parco è possibile percorre un sentiero natura che partendo dal Museo Archeologico aggira il Monte Ciannito, e partecipare ad attività didattiche oltre ad attività di  sea-watching.

Il borgo

Oggi il centro medievale di Sperlonga è uno dei più apprezzabili anche per il suo aspetto mediterraneo. Sono tipiche le case bianche e i piccoli archi tra i vicoli stretti. Al centro del paese si trova una piazzetta, punto di ritrovo per gli abitanti, da cui partono viuzze e scalette che portano al mare. Tra i vicoli ci si ferma ad ammirare squarci di mare e di paesaggio circostante.

Fra i monumenti che si possono visitare ricordiamo: la Chiesa di Santa Maria di Spelonca, la Chiesa di San Rocco e il Palazzo Sabella. Interessanti anche le numerose torri di avvistamento.

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Tra cui la Torre Centrale detta anche Torre Maggiore, la Torre Truglia, la Torre del Nibbio e la Torre di Capovento.

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Piacevoli sono anche i murales. Sono visibili nei cortili della parte storica di Sperlonga e spesso ricordano episodi storici lontani nel tempo.

La città offre una grande suggestione naturalistica, con i due laghi, definiti come “gli occhi” di Sperlonga: quello circolare di S. Puoto ed il Lago Lungo.

Sagre e feste a Sperlonga

Tra le feste tradizionali del folclore popolare che si svolgono tutti gli anni a Sperlonga quella più sentita è la festa patronale in onore di San Leone e San Rocco. La festa patronale si svolge nel giorni che precedono e seguono la prima domenica di settembre nella chiesa della Madonna Assunta.  Le due processioni attraversano quasi tutto il borgo, sia la città alta che quella bassa. La processione di San Rocco è la più caratteristica. Verso sera raggiunge il mare dove al termine vengono sparati i fuochi d’artificio. Successivamente la statua viene riportata nel centro storico attraversando i caratteristici vicoli e passando dalla cappella a lui dedicata.

Da qualche anno il paese ospita l’evento gastronomico “Sapori di Mare”. Nella tradizione gastronomica si Sperlonga ci sono numerosi piatti di pesce. Molto buoni sono sia i piatti a base di pesce azzurro ma anche di altre specie come le cicale di mare.

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