Monte Argentario: il bellissimo promontorio toscano

Il Monte Argentario è uno dei promontori toscani più belli, dove il mare azzurro e la natura incontaminata si incontrano con la storia di questo fantastico luogo.

L’Argentario si trova nel sud della Toscana. Fa parte della Maremma grossetana e dell’area conosciuta come Costa d’Argento. È bagnato dal Mar Tirreno ed è a est dell’Isola del Giglio e a nord di Giannutri.

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La storia del Monte Argentario

Il Monte Argentario un tempo era un’isola che con il passare degli anni l’azione congiunta delle correnti marine e del fiume Albenga hanno unito alla terraferma creando la laguna di Orbetello. Questo grazie alla formazione di due tomboli, ovvero due lingue di terra che hanno collegato il promontorio alla terraferma: il tombolo della Feniglia e il tombolo della Giannella.

L’Argentario è stato abitato fin dall’antichità. Infatti, grazie ai tomboli, gli uomini del Neolitico hanno potuto colonizzare le grotte presenti sul promontorio.  Nel corso degli anni si insediarono i fenici, poi gli etruschi, e successivamente i romani. Come dimostra la villa romana dei Domizi in località Santa Liberata come ricompensa per l’aiuto offerto durante la seconda guerra punica.

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Nel basso medioevo il Monte Argentario divenne prima feudo degli Aldobrandeschi, poi degli Orsini e infine del re di Napoli. Successivamente, intorno alla metà del Cinquecento, passò sotto il dominio degli spagnoli. Ancora oggi si possono vedere le torri di guardia e le fortificazioni che gli spagnoli fecero erigere per difendere il territorio dagli attacchi dei Turchi. Tra queste ci sono la Fortezza Spagnola a Porto Stefano; Forte Stella, Forte Filippo e la Rocca Aldobrandesca a Porto Ercole.

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La zona dell’Argentario passò in seguito sotto il dominio dell’Austria e del Regno delle Due Sicilie, e poi ancora di Napoleone, prima di essere annesso al Regno d’Italia nel 1860. Fatto storico fu la sosta di Garibaldi e dei mille il 9 maggio 1860 a Porto Santo Stefano.

Il territorio dell’Argentario

Il Monte Argentario è un promontorio quasi completamente collinare collegato alla terra ferma da tre lingue di terra.  Il punto più alto del promontorio è Punta Telegrafo con i suoi 635 m sul livello del mare. Il paesaggio è caratterizzato dai terrazzamenti costruiti dall’uomo per la coltivazione di viti e ulivi. L’unica pianura si trova in località Terrarossa, vicino alla diga ottocentesca su cui era stata costruita la strada per Orbetello.

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L’argentario è famoso per le sue coste frastagliate dove si possono trovare cale e spiagge con l’acqua turchese e cristallina. Sono di notevole bellezza anche dal punto di vista naturalistico. Per questo fanno parte del Santuario dei Cetacei, istituito nel 1991, come area naturale marina protetta di interesse internazionale.

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I due centri abitati del promontorio sono Porto Santo Stefano a nord-ovest e Porto Ercole, dalle origini più antiche, a sud -est.

Le coste

Essendo il promontorio completamente circondato dal mare, la scelta di spiagge a Monte Argentario è molto vasta. Il suo ambiente marino di grande varietà che riesce a soddisfare veramente tutti. Arrivando da Orbetello i due tomboli della Feniglia e della Giannella sono due lunghe spiagge sabbiose riparate da ombrose pinete che rendono queste aree particolarmente tranquille, rilassanti e di facile accesso. Queste due spiagge sono anche le più adatte ai bambini perché oltre ad offrire servizi e stabilimenti privati hanno fondali dolci e sabbiosi. Inoltre la Feniglia, che da solo costituisce la Riserva Forestale di Protezione Duna Feniglia, caratteristica anche per l’elevata presenza di daini. Gli amanti dei fondali rocciosi lungo il promontorio si trovano spiagge e calette selvagge, che si possono raggiungere in barca o con dei piccoli sentieri, caratterizzate da un mare turchese e cristallino.

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Tra queste calette assolutamente da non perdere sono: Cala Grande, Cala Piccola, Cala del Gesso, la Bionda, la  Cantoniera, Cala del Bove, la Cacciarella, Spiaggia Lunga e molte altre.

Inoltre, il Monte Argentario offre ai subacquei innumerevoli punti di immersioni differenti l’uno dall’altro: pareti, grotte, secche e relitti in un mare ricco di vita.

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