Cosa visitare nel borgo di Tellaro

Nel borgo di Tellaro si possono vedere le antiche fortificazioni e le mura che circondano le case dai caratteristici colori pastello. Delle tre antiche torri presenti sulle mura oggi rimangono solo le due di origine pisana. Una è stata trasformata nel campanile della chiesa di San Giorgio, l’altra si trova all’ingresso del paese, nei pressi dell’oratorio di Santa Maria in Selàa.

Tellaro bellisimo di giorno lo è ancora di più al tramonto. La luce del sole, in questo momento della giornata, fa brillare i colori della case con sfumature uniche e il sole che piano piano scende verso il mare e sparisce in esso creano un’atmosfera magica.

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Per raggiungere il borgo di Tellaro l’unica via carrabile è quella che passa per Lerici, Maralunga e Fiascherino. Ai turisti consigliamo di raggiungerlo a piedi attraverso i sentieri che dai borghi sovrastanti portano verso il mare. Lungo questi percorsi, caratterizzati da magnifici panorami, si passa da tratti a picco sul mare a zone in cui si entra nei boschi. Tra i sentieri ricordiamo quello che conduce dal borgo di Tellaro a Barbazzano. Sul percorso è presente un’antica mulattiera ed è inserito in un uliveto di epoca romana.

La chiesa di San Giorgio nel borgo di Tellaro

La chiesa di San Giorgio dal caratteristico colore rosa si trova a picco sul mare, al centro della piazzetta circondata dalle case dai tipici colori liguri addossate le une alle altre tra gli stretti carrugi. Essa è legata alla leggenda che ha salvato San Terenzo dall’attacco dei pirati saraceni. La chiesa risalente al XVI secolo nasce sulle rovine di una costruzione militare edificata dai genovesi nel 1300, dopo la battaglia della Meloria, con cui Genova affermò il proprio predominio sul Tirreno a scapito della repubblica marinara di Pisa. Per molti anni la chiesa assolse anche la funzione di fortificazione, essendo integrata nel sistema difensivo del borgo. Subito dopo la consacrazione avvenuta il 1 maggio 1584, per opera del visitatore apostolico Mons. Angelo Peruzzi, una delle torri del complesso difensivo costruita dai pisani fu adattata a campanile.

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La chiesa probabilmente rappresenta la continuità storica della vecchia chiesa di Barbazzano. L’edificio venne ampliato nel 1618 con la costruzione della sacrestia, delle arcate che dividono la navata  Il suo interno è piuttosto raccolto, a tre navate, ha una fisionomia barocca, mentre contiene colonne a pianta ottagonale e pavimenti in marmo bianco e bardiglio di Carrara.  Custodisce ancora una pala d’altare in marmo del XVI secolo scolpita con la tecnica del bassorilievo è un organo risalente a metà dell’Ottocento. Mentre il fonte battesimale di stile barocco e la statua di San Giorgio sono state trasferite nella nuova chiesa parrocchiale Stella Maris, costruita nel 1942. Il campanile è a sezione quadrata con quattro aperture voltate a botte, che ospitano tre campane datate nel 1812, sugli angoli della parte quadra, emergono quattro pinnacoli.

L’oratorio di Santa Maria in Selàa

L’oratorio in Selàa significa  sull’ara.  L’edificio è posto su una terrazza tra i carruggi del borgo e si affaccia sul bellissimo golfo ligure. In origine era una fortificazione che nel 1660 divenne sede della compagnia dei Battuti di Santa Maria.Venne sconsacrato nel 1940 quando la Regia Marina lo requisì per trasformarlo in alloggio militare.

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La prima fase dei lavori si concluse nel 1633, quando la compagnia ottenne la licenza per poter celebrare la messa nell’oratorio. Pochi anni dopo la struttura venne ampliata e con la costruzione della nuova facciata l’oratorio assunse lo stile barocco. Il piccolo oratorio, nel corso del tempo è stato privato dai sui arredi e la decorazione ad affresco è andata completamente deteriorandosi.

L’oratorio in Salàa è costituito da un’unica navata coperta da volta a botte, la sua illuminazione è scarsa. Tra i pilastri della facciata si aprono due nicchie e nel timpano è murata un’effige marmorea della Vergine Assunta con due donatoriposti ai suoi piedi. Nel sovrapporta interno è invece visibile un bassorilievo in ardesia, materiale utilizzato copiosamente in campo artistico-decorativo in Liguria, ornato con il trigramma bernardiano. Tale simbolo era molto diffuso nel territorio spezzino e soprattutto a Lerici. Infatti, si narra, che San Bernardino abbia soggiornato a Lerici dove ha affascinato i fedeli con le sue predicazioni.

Oggi la struttura, completamente restaurata e inaugurata il 18 aprile del 2009, ospita eventi culturali, mostre fotografiche, esposizioni di artisti, e di recente è diventata casa comunale per la celebrazione di matrimoni civili.

La galleria sotto-ria di Tellaro

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La galleria di “sotto-ria” del borgo di Tellaro è ciò che resta della cortina coperta. I residenti la costruirono intorno al 1300, per difendersi dalle incursioni dei catalani e dei saraceni. Su questa galleria sono state costruite le abitazioni che costituiscono la “palazzata” fronte mare. La Sotto-ria è lunga circa 70 mt. e larga 2 con il soffitto a volta a botte. Il suo pavimento è a motivi geometrici ed è realizzato con ciottoli d’arenile di forma, grandezza e colore diversi. La galleria era inserita nel cammino di ronda che collegava una torre quadrata, demolita dopo l’ultimo conflitto mondiale, il torrione circolare di San Giorgio e l’oratorio di Santa Maria Assunta. Delle grandi finestre, usate per controllare e contrastare gli attacchi nemici ne sono rimaste solo diciassette.

Il lavatoio pubblico

Il lavatoio, luogo di socializzazione, venne realizzato, prima che gli abitanti di Barbazzano si trasferissero a Tellaro. Venne costruito utilizzando due incavi naturali ricoperti con malta e sassi, delimitati e chiusi da un muretto sopra il quale è stata posata una lastra di marmo utilizzata per il lavaggio dei panni. Le vasche erano alimentate dal vicino canale d’acqua sorgiva “Capoàigua”.

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