Isole Tremiti dette anche i sassi di Diomede
Le Isole Tremiti, dette anche ” Le Perle dell’Adriatico”, si trovano al largo del Promontorio del Gargano in Puglia.
L’arcipelago, risultato dell’azione del mare su una terra emersa e sommersa più volte in diverse ere geologiche, è composto dalle isole di San Dominio, San Nicola, Capraia, Cretaccio e Pianosa. Sono caratterizzate da spettacolari fondali e da meravigliose cale e calette, grotte e scogli modellati dagli agenti atmosferici.
Bellezze naturali
I “piddiga”, piccole rocce sparse in mare davanti alla grotta del Sale
I “Pagliai”, scogli a forma di piramide disseminati nella cala del Diamante.
Credit immagineLa “punta dell’Elefante” dell’isola di San Domino, chiamata così perché la forma della roccia sembra quella di un elefante all’abbeveratoio.
Credit immagineL’arcipelago
Le isole hanno caratteristiche morfologiche differenti e per certi versi complementari, costituite per la gran parte di roccia calcare alterna coste alte e frastagliate a basse e sabbiose.
San Domino è l’isola più grande. Vanta bellissime grotte ( del Sale, delle Viole, delle Rondinelle o del Bue Marino) ed è la più bella dal punto di vista naturalistico ricoperta da boschi di pino d’Aleppo e leccio, e dal fiordaliso delle Tremiti. In queste acqua ha vissuto anche la foca Monaca. Ha ispirato molte delle canzoni di Lucio Dalla.
San Nicola, vero centro storico dell’arcipelago ospita imponenti fortificazioni medioevali e l’abbazia di Santa Maria. In questa isola domina la Macchia mediterranea e sulle sue scogliere trovano rifugio molti uccelli tra cui il falco pellegrino e il gabbiano reale.
Capraia, è disabitata e deve il suo nome alle coltivazioni di capperi. Lungo la costa, si possono ammirare rocce granitiche dai colori più variegati che si incontrano formando gli “architielli” e la “Cala dei Turchi”.
Credit immagineCretaccio è la più piccola delle isole ed è considerata il maggiore degli scogli dell’arcipelago.
Pianosa disabitata è riserva naturale marina dal 1989. I suoi fondali sono un santuario per numerose specie marine.
Terre e mari da leggenda
I fondali sono facilmente accessibili e vi si possono ammirare numerosi specie di pesci e alghe dai diversi colori oltre al più raro corallo nero pronto a illuminarsi di giallo sotto l’effetto delle torce subacquee. Inoltre, tra le loro acque si può vedere la grande statua di Padre Pio, realizzata dallo scultore Domenico Norcia.
Credit immagineQuesti luoghi sono affascinanti anche per le leggende che si raccontano. Il loro nome di Isole di Diomede risale all’eroe greco Diomede che al ritorno dalla guerra di Troia, approdato sul Gargano volle scaricare la sua rabbia contro la dea Afrodite scagliando,le pietre ciclopiche portate dalla lontana Tracia, in mare. Si racconta che l’eroe fu sepolto sull’isola di San Nicola e della metamorfosi dei suoi compagni in uccelli. Gli stessi che vivono su queste isole e sorvegliano l’eterno sonno dell’eroe e piangono la sua scomparsa con i loro versi notturni, simili a un lamento.
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