San Giulio: l’isola del silenzio

L’isola di San Giulio è l’unica isola del lago d’Orta, situata a circa 500 metri da Orta San Giulio, in provincia di Novara, da cui è possibile raggiungerla con dei caratteristici imbarcadero.


Lunga 275 metri e larga 140 è un gioiello italiano, un’isola affascinante e romantica avvolta nel silenzio. L’isola di San Giulio si visita facendo una passeggiata lungo la via principale tra case caratteristiche e scorci mozzafiato.

L’isola del silenzio

Sbarcati sull’isola di San Giulio, detta anche “l’isola del silenzio”, sembra di entrare in un luogo magico. Infatti, salite le scalinate si percorre una stradina ad anello, un vicolo del silenzio e della meditazione che percorre tutto il perimetro dell’isola. Al centro si può intravvedere l’Abbazia Benedettina Mater Ecclesiae, dove vivono le monache di clausura. Mentre sul lato esterno si alternano palazzi ecclesiastici e case colorate abitate da poche persone. L’ungo il percorso ci si può fermare ad leggere e riflettere sugli aforismi scritti sui muri e ad ammirare il bellissimo panorama. Chi volesse può anche provare a cercare la casa del Barone Lamberto e del fedele Anselmo, i personaggi di Gianni Rodari. Grande scrittore italiano, originario di Omegna, che, su quest’isola, ha ambientato il proprio romanzo.

La Basilica si San Giulio

La Basilica di San Giulio è il primo edificio che troviamo una volta sbarcati sull’isola. Vi si arriva attraversando un portale rinascimentale e salendo una scalinata.
Al suo interno troviamo diverse opere e affreschi molto interessanti di varie epoche. Celebre è l’ambone in serpentino d’Oira, una pietra dal particolare colore verde estratta nella zona, risalente al XII secolo.

L’abside conserva le parti più antiche del complesso, mentre le tre navate, le due torrette che sovrastano la facciata e il campanile, distaccato dalla chiesa, risalgono invece al periodo compreso tra il X ed il XII secolo. Il campanile sorge staccato dal corpo della chiesa, dietro le absidi. È una costruzione massiccia a larga pianta quadrata, diviso internamente in sei piani.


All’interno della basilica, nella cripta sotto l’altare maggiore sono custodite le spoglie di  San Giulio.

L’Abbazia Benedettina Mater Ecclesiae

Al centro dell’isola di San Giulio si trova l’Abbazia Mater Ecclesiae, non visitabile al suo interno, abitata dalle monache di clausura.
Nell’abbazia oggi vivono circa ottanta monache benedettine, che conservano e tengono viva la tradizione di Guglielmo da Volpiano, nato nel 962 nell’isola di san Giulio, il quale contribuì fortemente alla diffusione del monachesimo in Europa.

In alcuni periodo dell’anno all’interno di una foresteria del convento vengono ospitati gruppi di persone che vogliono rigenerare lo spirito e staccare dalla vita frenetica purché siano disposti a partecipare a momenti di meditazione, preghiera e di incontro.

La leggenda dell’isola di San Giulio

La leggenda narra che in origine l’isola era uno scoglio abitato da serpenti, draghi e creature mostruose. Fino a quando nel 390 d.C, San Giulio, scappato dalla Grecia per sfuggire dalle persecuzioni, arrivò sull’isola attraversando il Lago d’Orta sorretto solo dal suo mantello e guidato dal suo bastone. Egli solo con la forza della parola sconfisse le creature che abitavano l’isola e fondò la sua centesima chiesa nella quale sono conservate le sue spoglie.

 

 

 

Credit immagine di copertina

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