Le Torri della Manhattan del Medioevo a San Gimignano

Le torri che svettano sul panorama di San Gimignano e ne caratterizzano il profilo le hanno valso la definizione di “Manhattan del Medioevo”. Delle 72 torri originarie, esistenti nel periodo d’oro del Comune, nel 1580 ne restavano 25. Oggi ne rimangono solo 14. La più antica è Torre Rognosa, alta 51 metri, e la più alta è Torre del Podestà di 54 m. La Torre del Podestà detta anche Torre grossa  risale al XIV secolo. Visitandola si rimane senza fiato per lo spettacolare veduta dall’alto di tutta la cittadina e del panorama collinare circostante.

Le torri medievali e il loro significato

Le Torri costruite nel Duecento venivano commissionate dalle famiglie più ricche e potenti della città. Infatti, queste torri rappresentando il simbolo del potere e della grandezza di chi le possedeva e abitava. La torre era, nell’epoca medievale, il massimo simbolo di potenza. Soprattutto perché il processo costruttivo non era né semplice né economico. Occorreva cavare i materiali per la costruzione, trasportarli fino in città, porre in opera la struttura, cose che potevano permettersi soltanto le famiglie più abbienti, dedite all’attività mercantile.

In quegli anni si scatenò nei potenti di san Gimignano una vera e propria corsa alla realizzazione di torri sempre più alte creando anche problemi alla stessa stabilità degli edifici.

Un regolamento del 1255 vietò ai privati di erigere torri più alte della Torre Rognosa. Però le due famiglie più importanti, gli Ardinghelli e i Salvucci, fecero costruire due torri di quasi eguale grandezza, per dimostrare la propria potenza. Tuttavia nel 1311 venne realizzata la Torre del Podestà, alta 54 metri, e perciò detta “Torre Grossa”.

Le torri medievali di San Gimignano erano adibite anche a case. Nelle case-torri generalmente al pian terreno si trovava la bottega, il livello superiore era destinato invece ad abitazione, sopra le camere dei servi e infine nella parte più alta il deposito con le cucine.

La Torre Grossa

La Torre del Podestà alta 54 m è la torre più alta di San Gimignano. Costruita nel 1311 per la sua altezza venne detta Torre Grossa.

La Torre Grossa si trova a destra del Palazzo Comunale ed è visitabile dal Museo Civico con lo stesso biglietto.

Credit immagine

La torre come tutte le torri di San Gimignano è a base quadrata e con pietre tagliate in blocchi abbastanza regolari. Sula sua sommità è presente una cella campanaria circondata da un camminamento protetto da un parapetto. La copertura della cella è piramidale e ricorda quella della vicina Torre Rognosa.

Dalla cima della Torre Grossa si gode di una vista unica. Da qui si ha un fantastico panorama sia della vallata circostante sia  di tutta la città con le sue torri, la Piazza del Duomo e la Piazza della Cisterna e le varie strade, fino a vedere le porte d’ingresso alla città.

Torre Rognosa

La Torre Rognosa detta anche Torre dell’Orologio si trova a destra del Palazzo Vecchio del Podestà.

La Rognosa, eretta verso il 1200, è alta quasi 52 metri ed è la seconda torre più alta della cittadina, dopo la Torre Grossa. La torre è a base quadrata ed è costruita in pietra con bozze abbastanza regolari. Poco sopra i merli del vecchio palazzo del Podestà si trova una stretta apertura architravata che porta a un terrazzino coperto da una tettoia.

Credit immagine

La Torre ha solo una finestra che si affaccia su Piazza della Cisterna. All’ultimo piano della torre svetta una cella campanaria laica protetta da una struttura a forma piramidale con tegole rosse. In età Comunale le campane avevano un ruolo fondamentale: servivano a richiamare la cittadinanza in caso di pericolo, ma anche per ricordare eventi pubblici come fiere e giorni di mercato e a scandire le ore. Per questo viene anche chiamata torre dell’Orologio.

Deve il proprio nome al fatto che, dopo il trasloco del podestà nel 1337 nel Palazzo Comunale dall’altra parte della piazza, assunse la funzione di carcere. Per questo era frequentata da chi aveva “rogne”.

Le Torri Gemelle dei Salvucci e le Torri degli Ardinghelli

Le Torri dei Salvucci, dette Torri Gemelli si trovano nella Piazza Duomo di San Gimignano. Il loro aspetto era massiccio e imponente perché dovevano mostrare a tutti la supremazia della famiglia sulla città. Le torri sono entrambe a base quadrata e con pochissime aperture. Hanno solo qualche piccola finestra rettangolare. Al piano terreno presentano degli strettissimi portalini, sormontati da un architrave o da un arco a sesto acuto. Oggi le due torri sono più basse, infatti quando furono costruite erano più alte dei 51 metri della Torre Rognosa, ma dopo che una legge del 1255 vietò espressamente di superare quell’altezza, furono abbassate.

Credit immagine

I Salvucci erano la famiglia ghibellina più importante della città. Si erano arricchiti con il commercio e l’usura. I loro acerrimi rivali erano gli Ardinghelli, guelfi, si erano arricchiti con il commercio e la finanza. Commerciavano con la Lombardia e con l’Oriente. Per competere con la famiglia rivale gli Ardinghelli fecero costruire due torri gemelle simili a quelle dei Salvucci, proprio sul lato opposto della piazza al confine con Piazza della Cisterna.

Le due torri sono a base quadrata ma sono diverse tra loro. La torre di destra è più stretta e possiede un aspetto più medievale. E’ coperta da bozze regolari a vista e vi si aprono delle strette monofore e una feritoia. La torre di sinistra ha invece una superficie più ampia, con finestre ad arco molto ampie. Sembra che gli archi servono per scaricare il peso della muratura. Queste aperture sono oggi ridimensionate dai tamponamenti in laterizio, ma ancora ben visibili. Il portale a pian terreno è architravato. Anche esse come le Torri Gemelle vennero scapitolate perché fuori legge.

La Torre del Diavolo

La torre del Diavolo si trova nella Piazza della Cisterna, attaccata al Palazzo dei Cortesi. secondo una leggenda il nome della torre deriverebbe da un fatto misterioso. Si dice che il proprietario al ritorno da un viaggio trovò la torre più alta di come l’aveva lasciata. Questo evento fu legato alla figura del demonio.

L’alta torre è realizzata con pietra calcarea. Ha un portale a doppia altezza. Infatti, ai suoi piedi si apriva il Vicolo dell’oro. Qui si trovavano le botteghe dei battiloro, coloro che battevano le monete d’oro per ridurle in foglie sottilissime, usate come pregiatissima base delle tavole dipinte.

Credit immagine

Al piano superiore, si vede una fila di buche pontaie con mensole, che fa supporre l’esistenza di un antico balcone ligneo, è illuminato da una stretta feritoia ed anche ai livelli successivi si aprono strette finestrelle, una per piano, tipiche dell’epoca medievale.  L’ultimo piano è circondato da mensole sporgenti che doveva contenere una piattaforma attorno ad un’altana in laterizio ancora esistente.

L’attiguo Palazzo dei Cortesi  ha solo due piani, illuminati ognuno da una monofora. E’ realizzato con una pietra più scura rispetto ai materiali della torre, di colore giallognolo.

Torre di Palazzo Pellari

La torre di palazzo Pellari si trova in piazza Pecori ma è visibile anche da piazza della Cisterna. La torre è a forma di parallelepipedo con una copertura piramidale. Non ha finestre che danno sulla piazza ed è coperta dal filaretto a vista.

Credit immagine

Il palazzo Pellari ha il paramento in laterizio con una decorazione marcapiano. Al pian terreno è rivestito con pietra tagliata in bozze ben squadrate, dove si aprono due portali con archi ribassati.

Torre Campatelli

La torre Campatelli appartenuta alla famiglia Coppi è un esempio della nuova architettura sviluppatasi a  San Gimignano nel XII-XIII secolo. Comunemente detta “casatorre” consisteva in un unico corpo di fabbrica, prevalentemente in pietra e mattoni.

La Torre Campatelli aveva una funzione abitativa come confermano le finestre a sesto acuto che illuminavano i locali, poco consone a una funzione difensiva. Infatti, mentre il piano terreno era destinato ad uso commerciale, i livelli superiori erano adibiti ad abitazione. La sommità manteneva invece la tradizionale funzione di difesa e  di osservazione.

Gli edifici che affiancano la torre principale testimoniano il cambiamento del palazzo sangimignanese. La torre di destra era meno larga e caratterizzata da un solo arco con una finestra per piano. Il palazzo sulla sinistra, invece, perde il carattere di casatorre e presenta larghe aperture al piano terreno.  Dopo un restauro la famiglia Coppi fece scolpire sulla facciata il suo emblema, una coppa appunto, visibile ancora oggi.

Torre Chigi

Credit immagine

La Torre Chigi si trova in Piazza Duomo. Non è molto alta ma è una delle più belle di San Gimignano.  I primi tre piani sono coperti da pietra a vista. Al primo piano è presente un tipico portale al quale si accedeva con scale, retaggio dei tempi delle lotte intestine delle città medievali, quando per dormire sicuri si preferiva costruire l’accesso al primo piano ritirando le scale durante la notte. Al secondo piano la finestra è una stretta feritoia con un arco allungato poggiante su mensole. La parte superiore è invece coperta da laterizio con due monofore uguali sui primi due piani, mentre l’ultimo non ha aperture. Si pensa che tutti i piani erano provvisti di ballatoi lignei che un tempo dovevano aumentare la superficie disponile. La torre è affiancata da palazzi medievali: di particolare pregio quello alla sinistra primeggia per la presenza di bifore di graziosa fattura. Essa è affiancata alla Loggia del Comune e al Palazzo Nuovo del Podestà, vicino alla Torre Rognosa.

Torre dei Cugnanesi e Torre dei Becci

La torre dei Cugnanesi e la torre dei Becci fanno entrambe parte dell’apparato difensivo dell’Arco dei Becci, la porta cittadina a Sud, che conduceva al centro politico e religioso del borgo.

La torre dei Cugnanesi si trova in una piazzetta tra via San Giovanni e via del Quercecchio, a ridosso dell’Arco dei Becci. Essa risale al XIII secolo ed è una delle più alte della città. L’annesso Palazzo dei Cugnanesi, della stessa epoca della torre, come molti palazzi medievali aveva al primo piano un ballatoio di legno che correva intorno all’edificio. Di questo rimangono solo le mensole che lo sostenevano, ben visibili al livello superiore. Sul retro, dalla strada che sale verso la rocca di Montestaffoli, si vede il massiccio angolo del palazzo che assomiglia ad un bastione. Infatti, era parte della prima cinta muraria della città.

Credit immagine

La Torre dei Becci domina sia via San Giovanni che piazza della Cisterna. La torre risale al Duecento, così come l’attiguo palazzo al quale si accede da via degli Innocenti. La torre ha un aspetto molto semplice: a base quadrata è costruita da bozze regolari a vista che nella parte più alta diventano filaretto. ha poche aperture a feritoia che si aprono sui lati principali. I Becci furono una famiglia di mercanti che ricoprì importanti cariche pubbliche nel periodo d’oro del Comune di san Gimignano.

Campanile della Collegiata

Originariamente la torre campanaria era una della numerose torri familiari di San Gimignano. Prima dell’inizio del XIII secolo venne trasformato in campanile. infatti, la torre campanaria nasce come edificio isolato ed  è l’edificio più antico dell’intero complesso.

Il cambio di uso della torre comportò delle modifiche alla struttura originaria come l’apertura di ampie monofore in cui vennero collocate le campane.

 

 

Credit immagine di copertina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *