Il Duomo di Sant’Alessandro a Bergamo Alta

Venendo da Piazza Vecchia, il Duomo di S. Alessandro si trova sulla sinistra di Piazza Duomo. Nel luogo dove, secondo la leggenda, nel 303 d.C. avvenne il martirio di Sant’Alessandro. Il significato del nome del patrono di Bergamo deriva dal greco ed è protettore degli uomini. In Piazza Duomo, a Bergamo Alta, si possono ammirare anche la Cappella Colleoni, il Battistero e la Basilica di Santa Maria Maggiore.  Il Duomo costruito su un progetto del Filarete nel 1450 è stato ultimato solo nel Seicento. Inizialmente la Cattedrale era dedicata a San Vincenzo,  ma cambiò il suo nome nel 1561 quando i veneziani distrussero la chiesa di Sant’Alessandro per costruire le mura Venete.

L’esterno del Duomo di Sant’Alessandro

La facciata esterna che da su Piazza Duomo a Bergamo Alta è in marmo bianco di Botticino. Iniziata nel 1866 e terminata nel 1889 è posta perpendicolarmente alla facciata posteriore del Palazzo della Regione. Per accedervi c’è una scalinata in marmo rosso e un portico a tre archi a tutto sesto. Le due campate laterali sono decorate entrambe con una lunetta interamente affrescata e sormontata da una statua in bronzo, le due statue realizzate da Pagani rappresentano la Fede e la Speranza.

Nella campata centrale invece, sono raffigurati San Pietro e San Paolo di Pagani sormontata da una statua raffigurante Sant’Alessandro realizzata da Sozzi. La cupola, terminata nel 1829, ha un tetto in rame sormontato dalla statua di Broggi che rappresenta Sant’Alessandro.

Alla sinistra dell’abside sorge la Torre Campanaria costruita nel 1690 e sopraelevata nel 1850. Su tutti i lati del campanile si apre la cella campanaria con monofore a tutto sesto ed ospita sei campane.

Sotto il Duomo vi è l’area archeologica dove è custodita la storia della cattedrale dal periodo Paleocristiano, quando era ancora dedicata a San Vincenzo a oggi.

L’interno del Duomo

La Cattedrale, al suo interno, a differenza della chiesa di San Vincenzo che era a tre navate, ha un’unica navata, tre cappelle affiancate su ogni lato e una cupola a padiglione ottagonale. Al suo interno custodisce opere di rilievo, tra cui i dipinti di Moroni e del Tiepolo tra i quali spicca il Martirio di San Giovanni Vescovo realizzato da quest’ultimo e la Madonna con il Bambino in Gloria e i Santi Caterina d’Alessandria e Gerolamo di Moroni. Nella cappella dedicata a San Benedetto si trova la pala d’altare San Benedetto da Norcia tra San Gerolamo e San Lodovico da Tolosa di Previtali. Inoltre ci sono molti reliquari, croci, paramenti liturgici, e il coro ligneo di Sanz con al centro lo stallo di Fantoni. Da non dimenticare anche la Cappella del Crocifisso che custodisce un crocifisso del Cinquecento che proviene dalla ex Chiesa di Santa Maria di Rosate.

L’altare maggiore decorato con statue di metallo dorato e con marmi policromi è suddiviso in tre ordini e ha la forma di tempietto semiottagonale.  Sul primo ordine sono presenti le statue dei quattro evangelisti, in quello superiore i Santi Pietro e Paolo e sulla sommità l’immagine di Cristo Risorto. A destra dell’altare, troviamo la Cappella dedicata a Papa Giovanni XXIII di origine bergamasca. Qui sono conservate le reliquie del pontefice, la cassa che ha ospitato il corpo del Papa Buono, la sua tiara e altri oggetti tra cui il suo calice.

In una stanza sotterranea, che si trova sotto al presbiterio, è ubicata la cripta dei Vescovi, dedicata a tutti i vescovi che si sono succeduti nella città di Bergamo.

La cupola del Duomo di Sant’Alessandro è stata realizzata da Berlendis tra il 1853 e il 1855. La cupola è un po’ più alta di quella della chiesa di Santa Maria Maggiore, all’esterno presenta tre gradoni e sulla cima si trova la statua di Sant’Alessandro realizzata in rame da Broggi. All’interno si trova un affresco di Coghetti del 1853 che rappresenta Sant’Alessandro  pronto a ricevere la corona della santità sorretto dagli angeli. E’ composto da una serie di livelli, su quello più basso si trovano quaranta figure tra santi e martiri che partecipano all’ascesa di Alessandro. Nel secondo livello è raffigurato Sant’Alessandro tra gli angeli accolto da Cristo e dalla Vergine, nell’ultimo stadio si trova il Padre che tende la mano verso Alessandro e una colomba simbolo dello Spirito Santo.

Nel 1762 venne commissionata a Carloni la decorazione dei quattro pennacchi della cupola. Qui sono raffigurati i profeti Isaia, Geremia, Daniele ed Ezechiele. Lo stesso artista realizzò anche il medaglione con Alessandro in procinto di attraversare l’Adda.

Credit immagine di copertina

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